Al Rally d’Italia Sardegna valido per il Campionato Mondiale Rally WRC 2019, il team friulano era presente con ben tre vetture; alla prima tappa valida per il CIRT partecipavano Nicolò Marchioro, attuale protagonista del Campionato Italiano Rally Terra, con la Skoda Fabia R5 gommata Yokohama e Fabio Battilani con la Peugeot 208 R2 Pirelli. Mentre nell’intera gara del WRC, concorreva per la classifica del WRC2 il giovane talento boliviano Marquito Bulacia anch’egli su Skoda Fabia R5, gommata Pirelli.
Come è ben noto gli sterrati sardi sono tra i più belli, ma allo stesso tempo più duri e difficili da interpretare dell’intero panorama rallystico mondiale, mietendo anche quest’anno vittime eccellenti fin dalle primissime prove. Tra i primi di esse purtroppo anche Fabio Battilani, navigato da Jasmine Manfredi, i quali dovevano abbandonare la gara dopo che un problema elettrico ha di fatto fermato la 208 di RB già dopo una manciata di prove speciali.
Marchioro e Bulacia invece procedevano senza intoppi, ognuno mirando alla propria graduatoria di campionato. Marchioro costantemente al secondo posto del CIRT e Bulacia nei piani alti del WRC2. Purtroppo sull’ultima speciale del Venerdì (l’ultima in programma per i “terraioli” del CIRT), Marchioro ed il suo navigatore Marchetti, perdevano ben oltre tre minuti a causa di una foratura che però li privava di una sola posizione, terminando perciò in ottima terza posizione assoluta del Campionato Italiano Rally Terra. Nelle successive giornate, la gara di Bulacia e del suo copilota Cretu, continuava alla grande dove si mettevano più volte in evidenza, risalendo la classifica fino ad un eccellente quarto posto finale nel WRC2, con un distacco poco distante dal podio. Per loro e per tutto il team è stata una gara maiuscola, dove la vettura, nonostante fosse messa davvero alla frusta dal pilota, ma soprattutto dal terreno molto accidentato, ha marciato senza palesare il minimo problema tecnico. Grande merito questo anche di una squadra molto competente ed affiatata.