AUTOSERVICE SPORT primeggia in Sardegna con Marrone / Fresu

Il Team Autoservice Sport primeggia al Rally Italia Sardegna con Marrone-Fresu e ben undici equipaggi in gara.

150 ore di parco assistenza, 12 equipaggi gialloblu iscritti, di cui undici in gara, 15 addetti ai lavori del Team Autoservice Sport per il Rally Italia Sardegna, ottava prova del Campionato Mondiale Rally. Gli equipaggi gialloblu provengono da ovunque: dal Piemonte alla Lombardia, dalla Sicilia fino ad arrivare alla lontana Argentina. Numerose le collaborazioni con aziende e marchi di prestigio tra cui Pirelli, Grimaldi Lines e Vitaldent.
Il Team Autoservice Sport arriva sul podio italiano con Francesco Marrone e Francesco Fresu, terzi assoluti tra gli italiani e primi dei sardi. “Sono orgoglioso di capitanare questa grande famiglia – ha detto il patron della scuderia Cenzo Ledda – Ho ricevuto, in queste ultime ore, una marea di messaggi di ringraziamenti. Come in tutte le grandi squadre si fanno i ringraziamenti al capitano ma i meriti sono dei giocatori. Vorrei che arrivasse un messaggio di ringraziamento a tutte quelle persone che hanno il cuore gialloblu, allo staff, agli ospiti, agli equipaggi. In questa sfida mondiale, che viviamo dal 2015, ci stiamo migliorando di anno in anno, quindi, per altri tre anni, certi che il mondiale rally rimarrà in Sardegna, come ha detto il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani, abbiamo da migliorare sempre di più. Forse per me è stato un po’ più speciale degli anni scorsi perché oltre ad avere sotto tenda amici e staff avevo anche la mia famiglia al completo, cosa mai capitata prima”.
Francesco Marrone, veterano tra i veterani, presente al Mondiale fin dal 2004, arriva, con alle note Francesco Fresu, terzo assoluto per il Campionato italiano, primo tra i sardi e ventinovesimo nel mondiale. L’equipaggio Marrone-Fresu, visibilmente emozionato sul podio, riceve le coppe mondiali con in sottofondo l’inno di Mameli davanti a fotografi e giornalisti di tutto il mondo. “Fare oltre 40 chilometri di prove speciali per poter riportare la 208 in assistenza non è facile – ha detto Marrone a fine gara -. Le prove di Monti di Alà e Lerno non finivano più’, e vederti superare quasi a fine prova è umiliante, ma i rally veri sono questi! Finche’ non si arriva sulla pedana la gara non è finita! Come si dice: chi la dura la vince! ringrazio l’amico tecnico della Pirelli Terenzio Testoni, Delta rally, i meccanici dell’assistenza per l’impegno e i sacrifici che ogni anno ci 
dedicano, al mio naviga Francesco, a tutti gli sponsor, i numerosi fan, la famiglia e tutti quelli che in sedici edizioni mi hanno permesso di esserci”.
Arrivano in pedana anche Giuseppe Messori-Guido Pulici (Mitsubishi Evo X), ottavi al CIRT, Andrea Gallu e Giuseppe Pirisinu (Peugeot 208 R2), che si piazzano decimi al CIRT, Giovanni Martinez-Marco Demontis (Ford Fiesta R2), in posizione 35 al mondiale, Alessandro Leoni-Loretta Arca (Peugeot 208 R2), unica donna sarda al mondiale, in posizione 47, e Raffaele Donadio-Giovanni Barbaro (Citroen DS3 R1) in posizione 49.
Sfortunati ma fino a sabato tra i favoriti, Giuseppe Dettori-Carlo Pisano (Skoda Fabia R5). Non arrivano in pedana gli esperti Giancarlo Pusceddu-Paolo Cottu (Skoda Fabia R5) che decidono di ritirarsi il venerdì sera, Pablo Biolghini-Stefano Pudda (Skoda Fabia R5) e Sergio Emiliano Biondi-Gaston Arguello (Citroen DS3 R1) che nonostante i problemi meccanici, tentano tutte le prove, mentre Giovanni Di Luigi-Barbara Diodato (Peugeot 106) non riescono ad affrontare la gara ma rimangono al fianco del Team fino alla domenica.
Una delle importanti novità per il team Autoservice Sport per questo Mondiale Rally è l’ampliamento dei suoi confini: il Team diventa internazionale con l’equipaggio argentino Sergio Emiliano BiondiGaston Arguello,  equipaggio sfortunato che non riesce ad arrivare i pedana: “Torneremo il prossimo anno più agguerriti che mai – è la promessa di Biondi all’indomani della gara. Orgoglio gialloblu anche l’equipaggio francese vincitore del CIRT Stephane Consani-Thibault De La Haye, molto amico del patron Cenzo Ledda.

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